Roman Flügel, o forse dovrei dire Eight Miles High, o Soylent Green, o anche Roman IV. Insomma, LUI è tornato. E quando lui torna, l’unica cosa da fare è compiere un atto di fede: distendere i muscoli, chiudere gli occhi e lasciarsi pilotare dalle sequenze ipnotiche della sua musica.
Dopo aver pubblicato centinaia di tracce sotto innumerevoli pseudonimi e collaborato a lungo tempo con Jörn Elling Wuttke – insieme erano gli Alter Ego, quelli di bombe atomiche come “Betty Ford” e “Rocker” – il pupillo di Darmstadt ha continuato il suo percorso da solo, usando il suo vero nome. E non è un caso che il Goa e Rebel Rebel siano sulla sua strada. Provate a vedere la cosa da un punto di vista olistico. Se vi è mai capitato di ascoltare uno dei suoi set, in un club o su Youtube, sapete già di cosa si sta parlando. Se invece non l’avete fatto, fatelo subito. Se non lo volete fare non vi resta che venire al Goa. Se non volete venire allora perché state leggendo?
Scritto da Gian Marco Cei