Un sentito grazie al Baba Festival, che in una domenica di novembre del 2018 mi ha permesso di essere folgorato sulla via di Vicidomini, invitando il sommo a esibirsi sul palco del Fanfulla. Chi potrà mai essere questa figura mitologica, possente a tal punto da riuscire a generare fulmini e conversioni? Non conosco a menadito la materia teatro e le sue figuri più illustri, ma credo che un sottoinsieme nato dall’incrocio tra Cinico Tv, Bracardi e Antonio Rezza delinei abbastanza bene chi abbiamo difronte.
Dialoghi di pancia e di pelo, comicità ancor prima nelle corde vocali che nelle parole, fisicità animalesca, ma da aia più che da foresta o savana. “Fauno”, il titolo dello spettacolo, riassume perfettamente l’essenza di Nicola Vicidomini: una figura ancestrale e crapulona, dionisiaca e sospesa tra due regni, che quando entra in scena spariglia ancor prima di aprire bocca, ma ha l’acume di avere con sé sul palco un noiser (Ndriu Marziano) e le musiche di Umiliani.
Scritto da Nicola Gerundino