Se, in quanto cultori della stampa moderna, avete in camera il poster di Johannes Gutenberg, beh, di fianco dovreste trovare posto anche per quello di Aldo Manuzio, ovvero colui che ha introdotto il corsivo e ha iniziato a pubblicare volumi in ottavo – in poche parole, in un formato più piccoli rispetto a quelli dell’epoca, XV Secolo circa. Manuzio diede alle stampe tantissimi classici greci e latini, ma il suo capolavoro stilistico è da tutti considerato l’“Hypnerotomachia Poliphili”, un romanzo allegorico – e dall’autore anonimo – che narra le sorti di Polifilo in cerca della sua amata Polia, tutto sospeso tra sogni e visioni.
Nel volume compaiono 169 xilografie, una più bella dell’altra, che lo hanno reso oggetto di attenzione e fama sin da subito. Proprio da questo romanzo e dalle sue illustrazioni prende forma questa personale di Carola Bonfili: “Un percorso visionario tra video e sculture, tra paesaggi senza tempo, archeologia, mitologia e immaginari del futuro”. Per amanti alla ricerca dell’amata e non.
Scritto da Hattori Hanzo