Sono passati più di quindici anni da quando Claudio Rocchetti dava sfogo a tutto il rumore che riusciva a fare con un paio di registratori a cassette, un mixer e qualche altra cianfrusaglia. Non sono cambiati molto gli strumenti a lui cari, ma la sua crescita come orchestratore di storie rumorose è stata inesorabile, come una colata lavica che dopo l’esplosione inizia a calare verso valle.
Nel mezzo la superband 3/4HadBeenEliminated (condiviso con Pilia e Tricoli), innumerevoli dischi a suo nome, la mina In Zaire e svariate collaborazioni tra cui quella con la coreografa Silvia Costa e i Geodetic con Jukka Reverberi. La capacità narrativa, l’istinto a evocare immagini di viaggi del/dal passato, sono maturati ulteriormente nei suoi ultimi album: “Memoria Istruttiva” su Tannen Records e le rivisitazioni di Bach con “Goldberg Variations”. Terapia d’urto a partire dall’apertura con il noise visivo di Davide Luciani: scuola romana, ma residenza a Berlino.
Scritto da Olivia Rumori