Di questi tempi è tutto un proliferare di etichette discografiche indipendenti accomunate da una parola x accompagnata da “Dischi”. Bomba e Maciste hanno evidentemente fatto proseliti. Poi, però, qualcuno si discosta e torna all’inglese: lo ha fatto la neonata label romana Porto Records, che mette subito in chiaro le proprie intenzioni (decisamente trasversali) con un festivalino di lancio allo Spazio Diamante.
Al di là dell’esperienza dei fondatori dell’etichetta – già attivi fra booking, radio e dintorni – fa piacere constatare la varietà delle prime proposte discografiche: il groove psichedelico dei Big Mountain County, il pop del duo Canarie, il ritorno di Nicolò Carnesi. Insieme a loro, una serie di amici come i sempreverdi Cosmetic, Mèsa con le sue canzoni vibranti e i “coraggiosi italiani che cantano in inglese” – Old Fashioned Lover Boy e Malihini. Buona fortuna o good luck?
Scritto da Livio Ghilardi