La seconda edizione di “Grandi Pianure”, rassegna curata da Michele Di Stefano, torna a Roma per trasportare il pubblico negli spazi sconfinati in cui si muove la danza contemporanea: tante le eccellenze italiane (Enzo Cosimi, Virgilio Sieni e Alessandro Sciarroni) che si affiancheranno anche a illustri esponenti francesi e svizzeri. Una pianura senza confini che vedrà artisti e performer occupare diversi spazi, dall’Istituto Svizzero al palazzo delle Esposizioni, che addirittura ospiterà una performance di 24 ore di Roberta Mosca/Canedicoda.
Come riuscire ad attraversare un’offerta così ampia senza perdere la bussola? Sicuramente iniziando dall'”Orestea” vista con gli occhi e le coreografie di Enzo Cosimi, che porta in scena in prima assoluta la sua “Glitter In My Tears – Agamennone”, a seguire potrete farvi guidare dalle note delle suites n°2, 3, 6 per violoncello di Bach e dalle partiture coreografiche e musicali che si fondono in uno studio di note e movimenti in cui il palco rappresenta l’unico pentagramma.
Da non perdere anche Olivier Dubois, che si interroga sulla possibilità del corpo di figurarsi come opera d’arte, come mostruoso capolavoro, che conserva dentro di sé migliaia di movimenti, gesti, posizioni, sensazioni, centinaia di ferite e cicatrici, un caleidoscopio di gioie e dolori.
I giardini di Villa Maraini saranno invece la suggestiva cornice per “Solo Yolo – You Only Live Once”, uno spettacolo a metà fra la Svizzera e l’Italia in cui performer, musicisti, pensatori si interrogano e creano versi sul presente per ricordarci tutti insieme, che si vive una volta sola.
Scritto da Andrea Di Corrado