Artisti di punta della galleria, Clegg & Guttmann costruiscono uno dei loro universi epistemologici con immagini, video e installazioni interattive, questa volta focalizzando la loro attenzione sul primo modernismo italiano. Segantini e il divisionismo, Luigi Russolo e gli esperimenti sonori futuristi, fino alla matematica di De Finetti. All’entrata sette environments accolgono il visitatore riproducendo fotografie, inni, testi di natura politica, letteraria, artistica: sette episodi che restituiscono l’energia compulsiva di quel periodo, delle prime avanguardie artistiche e culturali, ma anche del caos ideologico, dei primi populismi, del precipitare degli eventi che portarono alla guerra.

Il primo piano offre invece una galleria di ritratti fotografici di grandi collezionisti italiani dell’epoca, alternati a nature morte, mentre al terzo campeggia un video sulla Secessione viennese.
La complessità visiva e multisensoriale di questo palinsesto riflette quella concettuale: ogni mostra del duo americano istituisce una relazione esperienziale con il visitatore che lo costringe ad addentrarsi nei meandri cognitivi dell’oggetto di studio e delle elaborazioni prodotte dagli artisti.
Scritto da La redazione