Il Magick Bar piazza la ciliegina alla sua programmazione – ottima e ben più ricercata rispetto alle annate precedenti -, chiamando a rapporto un asso, con doppio set: uno al tramonto, ed uno a notte inoltrata. Vuoi che si parla di colui il quale ha traghettato la techno europea dall’acerbità alla maturità, proiettandola in una golden era che rimarrà probabilmente ineguagliabile – o comunque, allo stato attuale, ineguagliata -, vuoi che, come pochi, è stato capace anche di mettersi al servizio altrui e i progetti con Tristano o Craig sono lì a certificarlo.

O vuoi che abbia ancora piacere di tornare a Roma, dopo l’indegna figura e i fischi che gli esagitati fan di Plastikman – in attesa del loro mito – gli rivolsero alla fine di un bellissimo live al Dissonanze a nome Moritz Von Oswald Trio – a lui, immobile per via di un ictus subito un paio d’anni prima, che attendeva d’essere accompagnato via dal palco-. Anche, e forse soprattutto per questo: grazie.

p.s. Per l’occasione Moritz sarà impegnato in due set: il primo al tramonto con una selezione ambient e dub, il secondo dopo la mezzanotte decisamente più club oriented.