Di droni, di ambient, di quei suoni vuoi fittissimi, vuoi totalmente svuotati, non ne avremo mai abbastanza. Figurarsi poi se una delle figure più laterali del genere passa nelle nostre lande per sciorinare tutto il suo mastodontico campionario, a metà tra dark-ambient e filamenti di noise mai eccessivo. D’altronde, da chi divide dischi con Daniel Menche ci si può aspettare qualcosa al di sotto dell’eccellenza? No.
Scritto da Alberto Asquini