Secondo atto del soliloquio di Joseph Kosuth, la nuova mostra alla Galleria Lia Rumma riprende da dove si era interrotta ben 9 anni fa con “Texts for Nothing”: prosegue l’analisi sul pensiero di Samuel Beckett. Maestro dell’arte concettuale, J.K. presenta in occasione di questa nuova personale una serie di nuovi lavori che occupano i tre piani della galleria, compresa la terrazza, intorno al concetto di tempo esistenziale. Kosuth crea un nuovo spazio, in cui l’arte prende il posto della filosofia, l’idea quello dell’essenza dell’opera d’arte.
Si tratta di un dialogo ideale sul tema del tempo e dell’esistenza, che scandiscono la nostra vita come la mostra, in un gioco di parallelismi e citazioni del lavoro del drammaturgo Beckett e di altri grandi personaggi del mondo della cultura, come Jane Austen, Simone de Beauvoir, Charles Darwin, Marcel Duchamp e Albert Einstein…Facendo ricorso a degli oggetti personali e di uso quotidiano, appartenuti una volta a questi autori, Kosuth gioca sulla percezione dell’esperienza del tempo e della vita, i suoi limiti, la sua mancanza e il suo fascino.
Scritto da Chiara Di Leva