Personale dell’artista e teorico americano Warren Neidich curata da Lauri Firstenberg e Antonia Alampi, allestita negli spazi di Zuecca Projects. Attraverso le opere in mostra, Neidich cattura l’intricato racconto psichedelico dello scandalo Pizzagate – una falsa notizia su Hillary Clinton fatta circolare alla fine della campagna presidenziale del 2016 – e della sua percezione nell’attuale società della post-verità. Quella di Neidich, formatosi negli anni 60 come neurologo, è una mostra necessaria perché affronta, in linea con la diffusa proposta artistica di Zuecca Projects a Venezia, il tema dei media e delle fake news partendo dallo scenario americano, dove il fenomeno ha raggiunto livelli al limite dell’immaginazione.
Subito dopo l’elezione di Donald Trump su 4chan e Twitter ha iniziato a circolare la notizia su un presunto giro di prostituzione minorile legato a figure dell’area democratica, tra cui la stessa Hilary Clinton. Tutto partì dalla piattaforma Reddit e si concluse con una sparatoria al Comet Ping Pong da parte di un giovane di 28 anni, la pizzeria era accusata di essere al centro delle losche pratiche sessuali e fu presa di mira prima sui social poi con il fucile. La storia che vi stiamo raccontando è vera, la notizia a cui molti complottisti della cosiddetta alt-right avevano creduto invece era totalmente inventata, è vera anche la mostra di Neidich che ci fa riflettere su come il confine tra queste due categorie sia sempre più sfumato. La sala principale ospita l’installazione “Pizzagate Neon”, una mappa concettuale luminosa: il nostro cervello, i messaggi che fluttuano nel cloud, una rete neurale-sociale-cognitiva, una nuova maschera dell’umanità. Rumor To Delusion, rimane aperta fino al 30 novembre, da martedì a domenica, con orario 10-18.
Scritto da Naadir Sanudo