Se nella storia c’è mai stata una persona da non fare assolutamente incazzare, quella è stata Valerie Solanas. Personaggio con una di quelle biografie che solo gli Usa sanno regalare – vittima di abusi in famiglia da giovane, laureata, mendicante, prostituta e membro turbolento della Factory a New York – è passata alla storia per due motivi: il primo contingente, seppure sensazionale – e come sarebbe potuto essere il contrario, visto che stava per fare secco Andy Wharol con un colpo di pistola? – il secondo permanente e assolutamente attuale.
Parliamo di “SCUM Manifesto”, testo iconoclasta e incendiario, nato con l’obiettivo di far saltare in aria ogni tipo di egemonia sociale maschile. La sua eredità è ancora viva in tutte le lotte di genere contemporanee e stasera sarà raccolta da Industria Indipendente, per una serata di performance dallo spirito queer e sovversivo firmate da Bunny Dakota, Palomatooth, Velvet Orayo, Timo Performativo, Jonida Prifti, Yva&Toy George.
Scritto da Tony Davèro