È raro che una domanda venga usata per descrivere il suono e l’estetica di un’etichetta, eppure «Come suona l’invisibile?» rende perfettamente l’idea della ricerca artistica dietro ogni release della 901 Editions, nuova incarnazione dell’etichetta Farmacia 901 curata dal sound artist Fabio Perletta. Microsuoni che si posano nell’ambiente d’ascolto e rendono visibile lo spazio attorno a noi. Glitch che fratturano il flusso sonoro e rivelano nuovi interstizi da esplorare. Droni che lambiscono i confini del silenzio.
Si potrebbe pomposamente affermare che ogni disco della 901 è una materia sonora rivelatrice di realtà quantiche, d’altronde la domanda iniziale è il sottotitolo di una serie di dischi denominata “Quark” e lo stesso Perletta si è prodotto in meravigliosi viaggi atomici (ascoltate i 21 minuti di “Atom(s) Entropy”). Oppure potremmo più semplicemente apprezzare come il catalogo 901 sia curato nei minimi dettagli (packaging sopraffini) e che non importa se la sua musica sia prodotta da rinomati minimalisti ambient come Richard Chartier o da più giovani scoperte nostrane e internazionali: le nostre orecchie saranno sempre stimolate e proiettate in nuovi spazi.
Proprio quello che potremmo sperimentare stasera a 9+1=0 Roma, 10 anni di Edizioni 901 che per l’occasione si impossesserà Klang. Si inizierà alle 19:30 con un talk con ospite Caterina Tomeo, seguito dall’elettroacustica zen di Luigi Turra, per poi proseguire dopo cena con tre concerti: le manipolazioni droniche di Ubik, i microsuoni di Perletta e i soundscape digitali di Franz Rosati. In conclusione, una jam eseguita dai tre artisti insieme, che a questo punto avranno già trasformato la sala del Klang in un laboratorio sonoro per mostrarci la materia oscura.
Scritto da Marco Caizzi