In marketing si chiamerebbe moodboard: una tavolozza di colori e immagini che descrive una sensazione. E ciò che che Augustin Rebetez, artista svizzero alla sua prima personale a Roma, vuole raccontarci è il panorama che emerge dalla sua finestra d’inverno.
Creature antropomorfe bianche come il gesso, foto di boschi con alberi dai rami spogli, costellazioni implose, animali funerei, pupazzi di neve collassati, maschere sinistre, face painting, piante spinose, coltelli, segni e simboli che sembrano appartenere a qualche culto antico dell’oltretomba. Nessun eccesso, nessuna violenza visiva, ma una lunga serie di stimoli visivi in grado di creare un crescendo di suggestioni ed emozioni, anche andando a pescare nel proprio rimosso dell’infanzia. A metà tra una fanzine black metal e un set di Tim Burton.
Scritto da Arrigo Razzini