Andrea Laszlo De Simone se ne frega. In un periodo musicale dominato dall’it-pop, dai singoli con i nomi di città e dalle playlist tutte uguali, l’artista piemontese continua ostinatamente a indossare un baffo e abiti di un altro decennio e a scrivere pezzi dalla durata antistorica. Non pago, ha scelto di dare seguito all’esordio “Uomo donna” pubblicando un secondo album, “Immensità”, in cui le quattro canzoni vengono tutte precedute da un preludio e alla cui conclusione si trova un brano intitolato, appunto, “Conclusione”.
Una sinfonia unica contemporanea, che una volta avremmo chiamato suite e che quest’anno è stata poi seguita dall’esperienza de “Il Film Del Concerto”, un’opera filmica suonata live e presentata in streaming ad aprile. Il concerto di stasera lo riporta sul palco in carne e ossa con l’Immensità Orchestra per un set in cui proporrà brani dei primi dischi, la recente “Vivo” e la suite “Immensità”, in un percorso spiroidale che ha come fulcro l’elaborazione del lutto e come scopo la rinascita articolata in 4 capitoli: Il Sogno, La realtà, Lo Spazio e Il Tempo. Se tutto questo non vi ha sorpreso, vi basterà ascoltarlo su vinile o dal vivo per scoprire la complessità e la qualità di un artista prezioso e fuori dal tempo.
Scritto da Livio Ghilardi