Oggi la parola “sostenibilità” è sulla bocca di tutti. Ricorre soprattutto nel vasto mondo di architetti designer e ingegneri che mirano a semplificare e migliorare le nostre vite, ma con un occhio di riguardo alla salvaguardia del pianeta. Vi siete mai chiesti, però, cosa renda veramente un progetto sostenibile?
A Venezia, nello Squero Castello, Zuecca Project Space vuole darci una risposta con “Sustainable Revolution”, presentando nel dettaglio sette progetti che mettono in relazione architettura, design e tecnologia con l’idea di sostenibilità.
Istituzioni e teams internazionali svelano alcuni dei loro innovative progetti che cercano di offrire concrete soluzioni di convivenza e produzione nel rispetto del nostro Pianeta e delle sue risorse.
Tre progetti espongono avanguardistiche proposte di zone residenziali e abitazioni sostenibili e completamente autosufficienti.
L’architetto Oliver Schütte con A-01 (A Company / A Foundation) ci porta nel clima tropicale della Costa Rica dove è stata realizzata la No Footprint House (NFH), in grado di controllare passivamente le condizioni del suo microclima sfruttando ventilazione naturale e i punti d’ombra generati dalla luce solare (foto principale).
Il professore e architetto Bill Price presenta la sua Shotgun House – Over and Under, situata a Houston (Texas). Un modello di abitazione sostenibile su due piani che richiama i tratti degli edifici presenti un tempo nei quartieri popolati da afroamericani emancipatisi in seguito alla Guerra Civile Americana.
Infine, OTTO è la prima azienda nel settore abitativo americano ad offrire soluzioni accessibili, inclusive e sostenibili attraverso combinazioni personalizzate di edifici modulari.
La mostra include poi altri quattro progetti di diversa natura.
Realizzato grazie alla cooperazione di 14 partner internazionali e a fondi provenienti dall’Unione Europea, il progetto The Blue Growth Farm, è un esempio sostenibile di acquacoltura in mare aperto, che presenta una piattaforma modulare galleggiante la cui sostenibilità si basa sull’integrazione tra produzione efficace e risorse rinnovabili.
L’artista Marko Peljhan svela per la prima volta al pubblico il progetto completo di Makrolab, un laboratorio che, godendo di completa autonomia, si presenta sotto forma di ambiente sistemico complesso e macchina per monitorare i sistemi globali di comunicazione, le condizioni climatiche e i flussi migratori.
Lo studio francese d’architettura Coldefy, presenta il Wonder Building, commissionato dall’azienda Novaxia. Soluzione che mira a rivalutare interamente una zona industrial obsoleta, dando vita ad un complesso di uffici di 27.000 m2, la cui struttura è per la maggior parte in materiale ligneo, rendendola in grado di assorbire circa 739kg of CO2 durante il suo ciclo di vita.
A concludere, l’azienda argentina CCD – Creative Cluster Development propone un efficace connubio tra arte, architettura e sostenibilità, illustrando diversi progetti di riqualificazione di edifici in disuso in varie parti del mondo, attraverso la creazione di residenze per artisti e fiere.
Zuecca Projects, Squero Castello, Salizada Streta 368, Venezia
Mar – Dom, 10:00 – 13:00; 14:00 – 18:00
Entrata libera
Scritto da Jessica Pividori