Ad could not be loaded.

lun 01.11 2021

Grischa Lichtenberger

Dove

Teatrino di Palazzo Grassi
Campo San Samuele (San Marco) 3260, 30124 Venezia

Quando

lunedì 01 novembre 2021
H 20:00

Quanto

€ 15 + d.p.

Contatti

+39 3662700299

Organizzatore

Veneto Jazz

0:00
0:00
  • 003_0415_09_0215_13_youtube Beat Mainliner-Singleshots Rec_Arrg_!_E_Short

    Grischa Lichtenberger

  • 001_0415_07_re1214_11_ns_ss_ms-Vc

    Grischa Lichtenberger

  • 001_hern

    Grischa Lichtenberger

Courtesy of Spotify™

A Teatrino di Palazzo Grassi si rinnova il sodalizio tra Nordic Frames e Raster-Media, la nuova forma della iconica label berlinese, scissa nuovamente in due nuove entità che fanno capo ai rispettivi padrini: da una parte Olaf Bender con il nuovo marchio, dall’altra Alva Noto con la neonata “Noton”. Poco importa per Grisch Lichtenberger, visto che il suo rapporto con la storica etichetta è nato ai tempi di Myspace. Da allora sono passati quasi 10 anni e 4 full album in nome di un suono denso, ruvido e senza compromessi.

Il concerto, riprogrammato dopo il rinvio a causa del lockdown (avrebbe dovuto svolgersi nell’aprile del 2020), è una eredità di (e un omaggio a)  Marcello Mormile, fondatore e direttore artistico di Nordic Frames, prematuramente scomparso un anno fa. È soprattutto grazie a lui che negli ultimi anni Venezia ha potuto ospitare spesso e volentieri le sonorità aliene dell’etichetta berlinese.

Quando si parla di Raster è opportuno fermarsi, pensare, assumere un atteggiamento di rispetto. Raster(-Noton), infatti, è da sempre “un archivio di suono e non-suono”, una piattaforma artistica ideata per l’incontro e l’interscambio di discipline che spaziano dalla musica all’arte, sino alla scienza. Pionieri del noise, capisaldi del clubbing, maestri dell’ambient uniti nell’approccio creativo senza regole che plasma esseri originali, nel senso più puro del termine: sulla carta sembrerebbe impossibile tracciare una linea guida che aiuti a comprendere questa creatura, figlia di multiforme ingegno, che si manifesta negli output più disparati (album, mostre, installazioni, libri…). Eppure, un modo per decifrarla e goderne appieno esiste. Raster richiede fiducia, libero abbandono, immersione senza preconcetti nell’esperienza uditiva.

Adesso prendete tutto quanto detto finora e rinchiudetelo tra le mura di uno spazio evocativo come quello di Tadao Ando, fatelo uscire dagli speaker, fate incontrare mente e corpo in un connubio indissolubile tra apollineo e dionisiaco.

 

 

Scritto da Redazione Venezia