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mar 05.10 2021 – sab 09.10 2021

Ca' Foscari Short Film Festival 11

Dove

Auditorium Santa Margherita
Campo Santa Margherita (Dorsoduro) 3689, 30123 Venezia

Quando

martedì 05 ottobre 2021 – sabato 09 ottobre 2021
H 17:00 - 23:00

Quanto

free

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Organizzatore

Università Ca' Foscari

Anche quest’anno lo “Short” propone, dal 6 al 9 ottobre, con preview martedì 5, un programma composito con 30 opere in concorso da 24 paesi e una serie di eventi diffusi in tutto il centro storico e la terraferma con fulcro all’auditorium Santa Margherita. Il festival promosso dall’Università Ca’ Foscari punta ad offrire il meglio dei cortometraggi realizzati dagli studenti di scuole di cinema e università di tutto il mondo.

Tra i corti in gara sono numerosi quelli incentrati su protagoniste femminili che non accettano il destino che la società auspicherebbe per loro, ma vi si ribellano e scelgono le proprie battaglie personali, anche a costo di grandi sacrifici o di dover superare molti pericoli: dalla bambina di Yard Kings del portoghese Vasco Alexandre all’adolescente serba di Days Lost di Jovana Avramovic, dalle sorelle di Little One di Ana Andonova all’attivista brasiliana di The Solace of Ruins di Gabriela Lourenzato, passando per la sarta indiana di Chiffon, la coraggiosa avventuriera di The Heart of the Volcano e il documentario libanese Aida.

Yard Kings

Quattro saranno invece gli italiani in gara a partire da Where the Leaves Fall di Xin Alessandro Zheng, il viaggio di un giovane italo-cinese che riscoprirà le proprie radici portando in Cina le ceneri del padre scomparso. In Vegetariani di Marco Mazzone, un giovane, dopo che il padre gli ha permesso di sparare con un fucile per la prima volta andando a caccia, proverà a ripetere la stessa ebrezza con un amico. Sonia Ladidà Schiavone, italiana trapiantata in Islanda, con Round 0 si concentra invece su un gruppo di giovani pugili a cui un incidente rischia di compromettere il futuro. Infine, il corto d’animazione En rang par deux di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti e Viola Mancini, racconta l’incontro tra due migranti africani in Italia che grazie alla musica tenteranno di superare le barriere linguistiche e culturali. D’animazione è anche l’opera cinese Dayfly di Yi Baoxingchen che riesce a condensare in tre storie brevi e delicate la caducità della vita umana, mentre dall’Iran arriva The Other di Ako Zandkarimi e Saman Hosseinpour, un racconto fatto di silenzi e scoperte rivelatrici incentrato su un uomo curdo che, dopo la morte della moglie, sospetta di essere stato da lei tradita.

The Other

La giuria internazionale che assegnerà il primo premio al Concorso internazionale è costituita come da tradizione da tre personalità del mondo del cinema, a partire dallo scrittore e regista Philippe Claudel, autore del celebre romanzo Les Âmes grises da cui è tratto l’omonimo film, ma anche sceneggiatore, saggista nonché regista lui stesso di quattro lungometraggi, il primo dei quali è il pluripremiato Ti amerò sempre (2008). Claudel sarà accompagnato dall’animatore americano Tony Grillo che tra produzione e regia ha all’attivo oltre 100 episodi animati, pubblicità e cortometraggi, avendo collaborato con grandi marchi come Disney e I Simpsons, ma anche con importanti personalità del cinema del calibro di Tim Burton e Adam Sandler. Altro membro della giuria è la regista e programmatrice italiana Laura Aimone, il cui cortometraggio Il carnevale della vita ne rappresenta il debutto dietro la macchina da presa, a cui affianca una lunga esperienza nell’organizzazione e programmazione dei più importanti festival internazionali, da Venezia a Berlino.

Tony Grillo

Torneranno in questa edizione anche i due concorsi collaterali che da anni affiancano quello principale, con la quinta edizione del Music Video International Competition, riservato a video musicali realizzati da studenti di università o scuole di cinema italiane e internazionali. Partecipano quest’anno nove video da altrettanti paesi, incluso l’italiano Helydea. Il Premio “Olga Brunner Levi”, organizzato in collaborazione con la Fondazione Ugo e Olga Levi, giunge invece all’ottava edizione ed è dedicato al tema della donna nella musica, con opere realizzate da studenti liceali di tutto il mondo. I finalisti selezionati quest’anno sono quattro e provengono da Iran, Australia, Gran Bretagna e Russia. Entrambi i concorsi assegnano premi conferiti da giurie nominate dalla Fondazione Ugo e Olga Levi.

Kabir Bedi

Ad affiancare i tre concorsi, ci sarà come sempre una ricca proposta di programmi speciali, masterclass, focus, retrospettive e ospiti d’eccezione, a partire dal cineasta giapponese di culto Tsukamoto Shin’ya che, dopo aver realizzato un promo animato per le attività cinematografiche di Ca’ Foscari, torna nell’Ateneo a distanza di dieci anni per una masterclass imperdibile durante la quale ripercorrerà una carriera leggendaria, a partire dal suo film-cult Tetsuo fino ad arrivare al più recente Killing. Lo Short ospiterà poi da remoto il protagonista di tante avventure di Salgari, il mitico ‘Sandokan’ Kabir Bedi, il quale presenterà un’associazione umanitaria che da tempo si occupa dei bambini meno fortunati dell’India: Care&Share. L’attore sarà intervistato da Stefano Beggiora per ricordare la sua lunghissima carriera divisa fra tre mondi (India, Italia e Stati Uniti) e per parlare del progetto umanitario del quale è Global Ambassador.

Laura Aimone

Per richiamare l’attenzione sulle condizioni in cui versa l’Afghanistan oggi e in particolare le donne che vi abitano, un programma è dedicato all’Herat International Women’s Film Festival, uno dei più importanti festival dedicati alle donne nell’intero continente asiatico, e in particolare alla sua fondatrice Roya Sadat e alla coordinatrice Alka Sadat, sorelle afghane che hanno entrambe intrapreso anche la carriera registica. Alka Sadat sarà presente a Venezia per raccontare le mille difficoltà che il loro festival ha dovuto affrontare (nel 2021 non si è svolto) e per presentare un suo documentario, Afghanistan Night Stories, sull’esercito afghano in lotta contro i talebani, oltre all’estratto di un potentissimo film della sorella, A letter to the President. Sempre in questa direzione vanno anche altri due programmi speciali che vogliono mettere in risalto le problematiche e le disparità che le donne devono affrontare quotidianamente, anche in società molto diverse fra loro come India e Italia. Per l’annuale appuntamento con il cinema indiano curato da Cecilia Cossio, saranno infatti presentati Dying Wind in Her Hair di Shazia Iqbal e Daydreaming di Tarun Dudeja, entrambi incentrati sull’esplorazione della figura della donna all’interno di un ambiente patriarcale e conservatore. Verrà inoltre dato spazio al progetto Mujeres nel cinema, un gruppo che riunisce migliaia di donne italiane che lavorano a vario titolo nel cinema e che si battono per la promozione di un ambiente di lavoro dignitoso e corretto, libero da qualsiasi forma di discriminazione. Saranno quindi presentanti 24 video rappresentativi del cinema al femminile nel nostro Paese, divisi nelle sezioni: fiction, attrici/performer, video musicali, sperimentali, documentari e web serie.

Where The Leave Falls

Ad anticipare l’inaugurazione vera e propria dell’undicesima edizione, si terrà anche una pre-apertura, il 5 ottobre, realizzata grazie alla collaborazione di Guang Hua Cultures et Media, il quale organizza dal 2016 la Mostra Cinematografica Cinese in Italia che quest’anno partirà proprio dallo Short per poi essere portata in numerose università italiane a Napoli, Bologna, Roma e Milano. Introdotti dalla curatrice Elena Pollacchi, in programma ci sono film di due tra i più celebrati registi cinesi contemporanei: Zhang Yimou con Shadow e Jia Zhang-ke con Ash is Purest White. Verrà poi festeggiata la nuova collaborazione con WeShort – la piattaforma di streaming on demand dedicata ai cortometraggi – con un programma speciale che attinge dal loro ricco catalogo, con la proiezione del corto premio Oscar Skin di Guy Nattiv e di On Silent di Gabriele Paoli, introdotto sul palco direttamente dall’interprete principale Jun Ichikawa e, da remoto, dal candidato all’Oscar per il trucco Vittorio Sodano. Il fondatore di WeShort Alessandro Loprieno, ospite anche lui a Venezia, presenterà infine il trailer in anteprima di un docu-cortometraggio prodotto direttamente dalla piattaforma e diretto dal socio Carlo Fusco: Nuovo Cinema Breve.

Round 0

Torneranno poi gli appuntamenti ricorrenti del festival: quello con East Asia Now, a cura di Stefano Locati, con tre cortometraggi provenienti da Corea del Sud, Filippine e Giappone che riflettono in maniera originale sulle paure e le paranoie originatesi in oltre un anno di pandemia. Il consueto programma sul cinema delle origini a cura di Carlo Montanaro, sarà invece dedicato all’animazione di inizio Novecento realizzata su supporti di carta, con la presentazione di opere, tra gli altri, di Émile Cohl e Max Fleischer. Incentrato sull’animazione sarà anche Lo sguardo sospeso, l’annuale ricognizione sulla video-arte italiana a cura di Elisabetta Di Sopra con la collaborazione dell’Archivio di videoarte Yearbook, con 14 opere di artisti e animatori tra i quali spiccano Donato Sansone e Saul Saguatti. Torna anche l’appuntamento con il VideoConcorso Pasinetti, storica rassegna veneziana molto attenta alle tematiche sociali, ambientali e culturali della città, di cui lo Short propone una selezione delle opere premiate nella passata edizione.

Vegetariani

Ben tre programmi saranno dedicati ai giovani che si approcciano per la prima volta al mondo del cinema con la presentazione di alcuni loro lavori, a partire dai video-essay la nuova forma di critica cinematografica fatta di saggi visuali, realizzati dagli studenti che hanno partecipato all’iniziativa Atelier Video Essay, a cura del collettivo Quarta Parete. Saranno poi proiettati i lavori realizzati durante l’anno di studi dagli studenti del Master in Fine Arts in Filmmaking di Ca’ Foscari e da quelli della summer school organizzata da Venice International University insieme ad altre università internazionali, dal titolo Films in Venice and Filming Venice.

En Rang Par Deux

Infine, anche quest’anno il festival si concluderà con una cerimonia di chiusura durante la quale saranno annunciati i vincitori che saranno premiati con delle bellissime sculture in vetro realizzate dai mastri vetrai che aderiscono al consorzio PROMOVETRO – Vetro Artistico di Murano. La serata sarà coronato da uno spettacolo finale a cura dell’artista/animatore Igor Imhoff che, prendendo spunto dal tema della fobia, ha ideato la performance di realtà aumentata Catoptrofobia, nella quale un attore, di fronte alla proiezione video e quindi all’occhio digitale posto dinnanzi al pubblico, mimerà i movimenti quotidiani che si fanno di fronte ad uno specchio.

O conforto das ruínas

Il pubblico dunque potrà godere delle opere in programma e della presenza degli ospiti non solo nella storica location dell’Auditorium Santa Margherita, ma anche in altre undici location, tra musei, gallerie d’arte e istituzioni culturali di tutta Venezia (e Mestre): M9 – Museo del ‘900, la Fondazione Ugo e Olga Levi, la Fondazione Querini Stampalia, la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ D’oro, il Museo di Palazzo Grimani, il Museo Archeologico Nazionale, il Museo d’Arte Orientale – Ca’ Pesaro, il Concilio Europeo Dell’Arte – In Paradiso Art Gallery, la Fondazione Bevilacqua La Masa, la Casa del Cinema, e l’hotel NH Venezia Rio Novo.

L’undicesima edizione è stata realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione di Venezia, e con il supporto della Fondazione Ugo e Olga Levi e dell’hotel NH Venezia Rio Novo, a cui si sono aggiunti quest’anno il gruppo media editoriale Guang Hua Cultures et Media, la piattaforma di cortometraggi on demand WeShort, la più antica casa di produzione di spumanti in Italia Carpenè-Malvolti, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e il festival Le giornate della luce di Spilimbergo.

Programma completo: qui!

Scritto da Redazione Venezia