Calexico è una band. Calexico è un luogo, reale e dell’anima. Calexico è un immaginario, un esteso orizzonte artistico. Calexico è un ideale non confine sociale e geopolitico. Chissà se quasi trent’anni fa Joey Burns e John Convertino – allora la sezione ritmica dei fantastici Giant Sand di Howe Gelb – al momento di creare il progetto Calexico avessero previsto o sperato che nel 2022 sarebbe stato ancora così pulsante e necessario, non solo da un punto di vista strettamente musicale.
“El Mirador”, il nuovo album appena pubblicato e che verrà presentato in questo tour, è puro distillato di qualità della ditta originaria di Tucson, Arizona. Ci sono le avvolgenti atmosfere tex-mex, i fiati mariachi, la cumbia, citata esplicitamente anche nei titoli di due brani, immancabili riferimenti al jazz e al blues, le sinuose ballad a base di mezcal, i graditi ospiti (la guatemalteca Gaby Moreno e lo spagnolo Jairo Zavala in arte Depedro) e qualche nota di autocitazionismo che, per carità, può capitare a tutti in una carriera così lunga e spesso utile come fil rouge narrativo ed emotivo con il pubblico.
Un disco in gran parte solare e ritmato, estivo nella miglior accezione possibile, per ribadire ancora una volta il messaggio di apertura, libertà e contaminazione culturale firmato Calexico. Un messaggio e un punto di vista fondamentali in tempi incerti e sanguinosi come quelli attuali: abbattere i confini solo in nome della pace e della condivisione.
Scritto da Matteo Quinzi