“One-thousand eight-hundred and fifty-five days I’ve been goin’ through somethin’” 5 anni e 1 mese. Meno un giorno. Questo il lasso di tempo tra DAMN. e Mr. Morale & the Big Steppers, quinto LP di Kendrick Lamar uscito il 13 Maggio 2022. Cinque anni di silenzio. In un mondo di hype e promo è sbalorditivo vedere come esista ancora qualcuno che ci ricorda che il silenzio può valere più di mille parole. Può valere milioni di views, 17 per l’esattezza, raccolte in soli due giorni col video di The Heat Part 5, singolo uscito poco prima del disco. Sia chiaro, di Kendrick ne esce fuori uno ogni generazione, ma in un periodo storico di sovrabbondanza in cui è “meglio” fare rumore ingiustificato aumentando l’entropia che ci circonda pur di non passare inosservati, è rincuorante anche solo illudersi che un’altra via c’è.
Ma concentriamoci. Il concerto. Nomi così grossi del panorama internazionale non passano spesso in Italia. Per chi non lo sapesse per i nostri promoter è più sicuro organizzare un concerto di – nome random – Arisa che di un colosso della musica mondiale, questo perché i costi di una produzione del genere sono stratosferici e non sempre il nostro pubblico garantisce un rientro economico. Sarà forse per questo che io e tanti altri non vedremo mai i soldi del rimborso del concerto di Kenny programmato per Luglio 2020 a Roma poi cancellato senza una comunicazione diretta? Questo non possiamo saperlo. Nel dubbio si può sempre contattare il Codacons. Discorsi sulle problematiche intrinseche della nostra società e del music business a parte, se sei suo fan corri al concerto dell’Ippodromo di Milano. L’unica e ultima volta che è passato di qua era il 2013, aveva appena droppato Good Kid, M.A.A.D City e in Italia erano ancora pochissimi a sapere chi fosse il rapper di Compton, come i pochi presenti al concerto. Chissà quanti giorni son passati da allora al 23 Giugno, e quanti altri ne passeranno fino alla sua prossima apparizione.
Scritto da Tommaso Monteanni