Se dici POLLO a Milano non puoi prescinderci. Se non ci sei mai andato qualcuno dirà che non sei mai stato a Milano. Quel qualcuno ha ragione. Perché Giannasi è il re indiscusso dei chioschi meneghini dal 1967, meta ambita di pellegrinaggi notturni tra folle di giovani ringalluzziti, sciure, operai o broker in Jaguar. Tutti in coda per polletti divini, lasagne enormi, fritti indimenticabili.

Giannasi è il Re dei Chioschi. L’abbiamo già detto.

Ma è proprio per questo che il Giannasi può senza indugio decretare dall’oggi al domani la SAGRA DI MILANO. Il chioschetto erto a leggenda della milanesità celebra la cultura meneghina più sfrenata e simbolica. La storia della Porte (Romana, Ticinese, Garibaldi, Sempione, Venezia) stampata a maglietta, i suoni sbilenchi e ciondolanti e festosissimi del duo Chidulà – figli storti del Nanni Svampa della cadregata assoluta: El Minestron – ma anche gli YesMilano che raccontano dei quartieri di ieri e di oggi con pure Francesco Liuzzi di Fondazione Milano Policroma a raccontare la storia segreta delle Porte della città, nonché uno spettacolo della Compagnia Burattini Aldrighi sulle “farse meneghine”.

Si rispolvera la cultura d’osteria, la cultura della città, di Porta Romana Bella (ora dominata dai profumi di Giannasi), della Banda dell’Ortica e dell’Armando, dello zoo e dei leoni, insomma: si ride, si balla e si scherza, perché lo scherzo è il fondamento inappuntabile della tradizione popolare meneghina, e poi ovviamente si mangia.

Perché Giannasi ha in canna un menù specialissimo e milanesissimo: lùganega, polenta fritta, rustìn negàa, mondeghini, riso al salto…

Sbaviamo. Beviamo. Giannasi, Re del Polletto Milanesissimo, regna su Porta Romana Bella, più bella di certo dal 1967.