L’estate sta finendo? Chissà come si sarebbero comportati i Righeira se avessero dovuto scrivere uno dei loro più indimenticabili successi ai tempi del surriscaldamento globale, delle emergenze idriche, della guerra del gas, dell’eterno del nucleare. Eppure l’estate sta finendo, e non ce lo dice il clima, ma ce lo dice l’aria, almeno a Milano. L’aria che respiriamo e che ascoltiamo, che torna a riempirsi degli odori e dei rumori di un traffico la cui diffusione si fa sempre più capillare. E l’aria che percepiamo, “l’aria che tira”, fatta di ritmi che cambiano, di discorsi che cambiano, di sentimenti che svaniscono. Nei sei (splendidi) anni che ha vissuto sin qui, JAZZMI era sempre stato ancorato all’autunno. Un sollievo mica male dal freddo e dalla pioggia. Ora JAZZMI scivola sino alla fine di settembre, per farsi abbraccio verso chi si domanda cosa ne sarà dell’estate che forse si è conclusa e forse no. Un abbraccio caldo, perché caldo è il jazz e chi lo ama e lo diffonde. Ma anche un abbraccio che sa di futuro, di un domani che potrebbe deidratarci in un’estate perenne, di un domani che – specialmente in un’isola di cemento come Milano – forse è già arrivato.
Il nuovo JAZZMI si colloca proprio in quella terra di passaggio, tra estate e autunno, tra passato e futuro. È la terra in cui si muovono sin dagli esordi i C’mon Tigre, che apriranno la rassegna il 29, così come quella da cui proviene il “paradossale” incontro tra l’elettronica di Jeff Mills e il piano di Jean-Phi Dary. Terre diffuse, mutanti, come il “round-trip” descritto da Ilhan Ersahin’s Istanbul Sessions e Michael Leonhart & JSWISS. Terre da esplorare, come non si stancano di fare Vijay Iyer o la Cinematic Orchestra, per imbattersi in suoni abituali come quelli di Azymuth, Uri Caine & Theo Bleckmann, Avishai Cohen o Paolo Fresu e proposte più recenti come Ill Considered (occhio), Joe Armon-Jones, Emma-Jean Thackray o Alfa Mist. Non è qualcosa di nuovo, è la storia stessa di questa rassegna, che da sei anni continua ininterrottamente (2020 compreso!) a guardarsi attorno. Ed è una rassegna che si sarebbe dovuta concludere con Anteloper, il duo di Jaimie Branch e Jason Nazary, progetto che forse più di ogni altro al mondo ha provato ad abitare e forzare quella transizione, quella terra di confine. Invece Jaimie Branch ci ha lasciato a fine agosto e ci mancherà da morire, lei sì, molto più dell’estate.
Di seguito la line up completa della settima edizione di JAZZMI:
VENERUS | CASINO ROYALE con SAVERIO TASCA e MARTA DEL GRANDI | BOBBY SOLO | BOOGIE BOY | THE CINEMATIC ORCHESTRA | AZYMUTH | MARIO BIONDI AND HIGH FIVE QUINTET REUNITED | ILHAN ERSAHIN’S ISTANBUL SESSIONS + MICHAEL LEONHART & JSWISS| ILL CONSIDERED | JEAN-PHI DARY & JEFF MILLS | ALFA MIST | PAOLO FRESU | EMMA-JEAN THACKRAY | FABRIZIO BOSSO QUARTET | VIJAY IYER | JAIMIE BRANCH & JASON NAZARY |CIMAFUNK | KOKOROKO | JOE ARMON-JONES | CRAIG TABORN | C’MON TIGRE | RAPHAEL GUALAZZI | URI CAINE & THEO BLECKMANN | ANTONELLO SALIS & SIMONE ZANCHINI | HYPNOTIC BRASS ENSEMBLE | CLAUDIO FASOLI “NEXT” QUARTET | KEYON HARROLD | AVISHAI COHEN QUARTET | MATT BIANCO | BILLY HART & ETHAN IVERSON QUARTET | JEREMY PELT QUINTET | MYLES SANKO | RICHARD MARX
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Scritto da Filip J Cauz