Negli anni APOLIDE ci ha abituato a non collezionare semplicemente figurine da appiccicare in line up usa-e-getta ma a vivere la dimensione del festival come mistica e trascendente: un’oasi felice nella quale perdersi e/o ritrovarsi; una bolla ermetica alle scadenze della quotidianità; una festa vera(ce) e sincera in mezzo ai boschi del canavese. Quest’anno non fa eccezione e lo slogan-mantra dell’edizione numero XIX infatti è “Fuori dal tempo“: 4 giorni che potrebbero volare in un attimo o sembrare un mese into the wild in quel di Vialfrè, facendo la spola tra 3 palchi e un centinaio di artisti, meglio ancora se campeggiando. Lacrima facile e momento amarcord per l’omaggio dei Calibro 35 ad Ennio Morricone con la performance antologica “Scacco al Maestro” così come per la celebrazione del ventennale di Amorematico dei Subsonica. Cosmo punterà come al solito all’estasi collettiva col suo rituale dionisiaco sul dancefloor, mentre l’atmosfera si sarà più onirica e chill per il trip psichedelico in compagnia di Venerus e l’Alchimia Emozionale Ensemble. Tanti i nomi meno noti da scoprire e approfondire: dai paesaggi pop elettronici della norvegese Hôy La al set infuocato dell’ugandese Catu Diosis, dal pop-rock esplosivo e contagioso della cantautrice toscana Emma Nolde alla conturbante miscela electro-soul-jazz di LNDFK. L’idea è quella di creare una sorta di “villaggio esperienziale”: il problema è che vorrete prendere residenza lì.
Scritto da Lorenzo Giannetti