Se pensi al concetto di “festival musicale” è molto facile che tu abbia un’immagine edonista di questo tipo di evento: tanta gente in festa che si muove in maniera più o meno a tempo con la musica, saltando, dimenandosi, scatenandosi e sprigionando tutta l’energia repressa dalla routine lavorativa. Poi ci sono anche quei festival con un’impronta più ascetica, che utilizzano la musica per riconnettere le persone con l’ambiente circostante e di conseguenza con se stessi. Il Nextones è decisamente del secondo avviso. Festival con un intento fortemente comunitario, in luoghi isolati e naturali dove il verde diventa colore-tema dell’esperienza: sentire e ascoltare la musica e l’ambiente. Un’altra forte differenza rispetto agli altri festival è il concetto di “residenza” sul quale si sviluppa: cinque giorni dove gli artisti invitati si incontrano, scambiano e condividono, permanendo in uno stesso spazio e dunque entrando realmente in contatto. Presentazioni, passeggiate, workshop, performance musicali nel territorio suggestivo della Val D’Ossola in Piemonte. Quest’anno la residenza artistica, unica, sarà tenuta dal duo BABAU, conosciuti anche per il loro alias discografico Artetetra, che lavorerà attorno al concetto di looong play; tra le performance più rilevanti, lo show A/V di uno dei massimi esponenti della drill’n’bass, Squarepusher e l’unione di forze di SKY H1 e Milka Oki, che presenteranno “Azure”, ultimo album di SKY H1, sempre in forma audiovisiva. Un festival diverso che si allontana da tutto per avvicinare tutti.
Scritto da Tommaso Monteanni