Impossibile dimenticare la nottata di Kölsch al Sónar 2016: pioggia leggera ma battente, eppure le gambe erano inarrestabili. Centinaia di braccia alzate nel mega stage all’aperto, lui col suo cappello a cilindro nero che se la ballava e se la divertiva . Portava in scena il live del suo ultimo lavoro discografico, 1983</em – ovviamente uscito per la mitica Kompakt, che lo pubblica praticamente da sempre – mentre da poco è uscito un ep in collaborazione con Michael Mayer: Dogma 1 & Dogma 2, un viaggione techno, che gira già dentro molti dj set.
Il danese è uno che si diverte molto sul palco: si vede, si sente, il pubblico ama vederlo sorridere, e con le armonie, i violini e gli archi sulle casse potenti, sa ammorbidire anche gli animi più scuri della dance. Le melodie vincenti nella techno sono rare: quando azzeccate così, sono imperdibili. Dj set o live, è un artista che conduce verso un itinerario intimo e personale, che trasporta in un’altra dimensione.
Scritto da Manuela Maiuri