Klein e De Martiis. Uno prima pittore poi fotografo, l’altro prima gallerista impegnato poi – o meglio, insieme – fotografo. All’interno del padiglione 9B del Mattatoio le loro immagini si fronteggiano e talvolta completano, raccontando la stessa città negli stessi controversi anni. La Roma degli anni Cinquanta è quella scintillante e nevrotica della Dolce Vita e anche l’urbe aperta che porta ancora i segni e le ferite del devasto bellico.
Se le fotografie di Klein restituiscono lo stupore dei suoi occhi, appunti di viaggio di un americano approdato nella capitale per lavorare con Fellini, lo sguardo di De Martis è più disilluso e si (com)muove nei bassifondi e nelle periferie fatiscenti della città. Se le parole di Pasolini potessero essere delle fotografie di certo sarebbero questi sessanta scatti, non a caso la mostra dei due fotografi dialoga con quella di Palazzo delle Esposizioni dedicata allo scrittore, amico e collaboratore di entrambi.
Scritto da Silvia Basile