Industrie Fluviali ospita un ciclo di aperitivi letterari con scrittrici, giornaliste e saggiste: quattro incontri per ascoltare e conoscere autrici italiane e internazionali e le loro ultime creazioni editoriali.

PROGRAMMA

Giovedì 17 novembre
18:30 – SENZA GIRI DI BOA
Con Francesca Biagiotti, Giulia Cerino, Francesca Fagnani, Micaela Farrocco e Chiara Proietti D’Ambra
Venti giornaliste raccontano, con testimonianze di donne senza voce, l’ordinaria resistenza sul lavoro e come si può cambiare tutto. “Senza giri di boa”, uscito il 7 ottobre per Paper First, è il libro che dà forma all’omonima campagna nata sui social a seguito delle dichiarazioni rilasciate dalla stilista e imprenditrice Elisabetta Franchi, che ha detto: “Le donne le prendo dopo i quattro giri di boa: matrimonio, figli, divorzio, over 40. Sono tranquille e lavorano h24”.

Giovedì 24 novembre
18:30 – EVERYBODY
Con Olivia Laing
Olivia Laing ha capito di essere corpo innumerevoli volte nel corso della sua vita: ogni volta che è scesa in piazza a manifestare, in ogni rapporto sessuale, ogni volta che ha temuto per la sua incolumità. Soprattutto, però, lo ha capito grazie alla scrittura: “Everybody” è un viaggio personale, letterario e politico attraverso i corpi, nell’incontro e confronto con chi prima di lei e accanto a lei ne ha subito i limiti e sperimentato le possibilità, da Susan Sontag a Nina Simone fino alle proteste di Black Lives Matter.

Giovedì 1 dicembre
18:30 – DENTRO L’ALGORITMO
Con Donata Columbro, Valentina Tonutti e Isabella Borrelli
L’algoritmo è una mano invisibile che governa le nostre vite? E da quando succede? “Con Dentro l’algoritmo”, Donata Columbro, giornalista de La Stampa, L’Essenziale e Uppa Magazine, vuole capire cos’è l’algoritmo che sembra influire in modo così preponderante nella nostra quotidianità.

Giovedì 15 dicembre
18:30 – HOTEL ASTER
Con Mariagiorgia Ulbar
Partendo dalle pagine del romanzo “Hotel Aster”, appena uscito nella collana A27 di Amos Edizioni, Mariagiorgia Ulbar ci guida in un viaggio incerto nel baratro della realtà, con un linguaggio ora analitico ora allucinato, in cui la menzogna funge da fuga e difesa dal mondo.