Il collettivo di poesia e spoken word attivo da quasi dieci anni in città con svariatissimi reading, passeggiate dal sapore malinconico della perdita degli spazi pubblici, delle cabine telefoniche, delle panchine ma anche dei monumenti, dal respiro sovversivo nel ritmo, nei sospiri e negli affanni, si dispone a palco aperto per cantautori e poeti che non hanno perso la voce. Se mai avete assistito alla potenza indubbia che una parola detta di stomaco e di ritmo scatena, se mai siete stati stropicciati da quella torsione di viscere che alcune voci dal vivo provocano, è il momento di andare.
Scritto da Piergiorgio Caserini