Valentina Calvani porta in scena al Teatro Argot “4.48 Psychosis”, intramontabile testo di Sarah Kane, affidandone l’interpretazione all’eleganza e intensità di Elena Arvigo. “4.48 Pyschosis” è certamente la drammaturgia più rappresentata in Italia dell’autrice anglosassone, in virtù della sua cruda intimità, di una scrittura che arriva dritta al petto, senza mezzi termini e senza censure.

Nel suo ultimo lavoro, Kane descrive in modo visionario e al contempo clinico “il mare nero” dentro cui si sentiva sprofondare: la depressione e il desiderio di suicidio, messo in atto purtroppo poco dopo la stesura del testo, nel 1999. Spesso definito come vero “testamento” dell’autrice, “4.48 Psychosis” è più simile a una preghiera indirizzata all’umanità, quasi un invito alla comprensione, al perdono, all’amore.

“Convalidatemi/Autenticatemi/Guardatemi/Amatemi” si legge nell’ultima parte dell’opera, scuotendoci dentro come un terremoto. A dare voce a tanta angoscia e solitudine è una delle personalità artistiche più interessanti del panorama artistico del Belpaese, Elena Arvigo, la quale affronta il sentimento, sia esso tristezza o rabbia o speranza, con disarmante onestà e cristallina bellezza. Un grido d’aiuto che diventa uno spettacolo imperdibile.