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sab 04.02 2023 – dom 12.02 2023

Marinella Manicardi: Freud e il caso di Dora

Dove

Teatro delle Moline
Via Moline 1/B, 40126 Bologna

Quando

sabato 04 febbraio 2023 – domenica 12 febbraio 2023

Quanto

€ 15-7

Contatti

Sito web

Il Teatro delle Moline, fondato il 9 febbraio del 1973, compie 50 anni e per l’occasione Marinella Manicardi rimette in scena, dal 4 al 12 febbraio (martedì, giovedì ore 21.00 ǀ mercoledì ore 19.00 ǀ venerdì e sabato ore 18.00 e ore 21.00 | domenica ore 18.30), Freud e il caso di Dora di Luigi Gozzi, storico spettacolo del fondatore del Teatro di via delle Moline, nel cuore della zona universitaria di Bologna, su un lato di Palazzo Bentivoglio.

Un’idea dell’attrice e regista Manicardi per omaggiare un luogo simbolico della città e il regista, docente e studioso Luigi Gozzi scomparso nel 2008, e che tanto ha dedicato nella sua vita a questo magico spazio.

«A chiamarlo teatro ci voleva tutta l’utopia e la determinazione di Luigi Gozzi – scrive Manicardi – che l’ha diretto fino al 2006: cinquanta sedie, allora, pochi fari, allora, ma l’orgoglio di uno spazio di pensiero e di lavoro aperto al teatro più innovativo, alla musica, al cinema, agli scrittori e ai tanti laboratori per il pubblico.

Attorno a Gozzi si formò la compagnia Teatro Nuova Edizione, c’ero anch’io e solo adesso a cinquant’anni dall’inaugurazione mi accorgo di quanti spettacoli, visioni, quanti chiodi, quanti incontri sono stati assorbiti dai muri delle Moline».

Successivamente la gestione del Teatro passò alla cooperativa Nuova Scena e dal 2014 a ERT Fondazione, che ha accolto con entusiasmo l’invito di Manicardi, producendo questo nuovo adattamento, sul testo e la regia di Gozzi, e che vede in scena gli attori Stefano Moretti, Alma Poli, nei ruoli un tempo interpretati rispettivamente da Gianfranco Furlò e la stessa Manicardi.

Freud e il caso di Dora debuttò, sempre in febbraio, nel 1979, nello storico teatrino bolognese per poi andare in tournée in tutta Italia, in Francia e anche a Vienna «a pochi passi da Bergasse 19, lo studio di Freud», racconta Manicardi.

Lo spettacolo fu il primo che Gozzi ricavò dai casi clinici di Freud e di altri narratori psicoanalitici; la sua prima scommessa: trattare il racconto di un’analisi come copione drammaturgico, il sintomo come gesto d’attore. La seconda invece fu quella di progettare lo spazio scenico a partire da uno schermo da retroproiezione che chiudeva tutto il boccascena. «Su questo schermo/occhio/superficie/spazio scenico – prosegue la regista – vennero proiettate, composte, commentate le immagini di otto proiettori cinematografici (la videoproiezione non esisteva), cioè tutto il materiale dell’analisi».

Martedì 7 febbraio alle ore 18.30 nel foyer dell’Arena del Sole si terrà l’incontro Il Teatro delle Moline cinquant’anni dopo. Dopo un saluto della delegata del sindaco alla cultura di Bologna e Città metropolitana Elena Di Gioia e del direttore di ERT Valter Malosti, interverranno il professore Gerardo Guccini, i giornalisti e critici teatrali Gianni Manzella e Massimo Marino e la manager culturale Cheti Corsini, con alcuni racconti sul teatro vissuti in prima persona. Conduce Marinella Manicardi. Durante l’incontro saranno proiettati i video storici dell’Archivio Teatro Nuova Edizione e Teatro delle Moline presso DAMS Unibo.

Scritto da LR