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sab 25.03 2023

Naibo/Venitucci + Massaron/Legari

Dove

Metro Core
Via Guglielmo Albimonte 18c, 00176 Roma

Quando

sabato 25 marzo 2023
H 22:00

Quanto

€ 5 + tess. Arci

Contatti

Sito web

Il sabato al Metro Core, intimo locale in pieno Pigneto, sta diventando uno degli appuntamenti fissi della scena impro romana e non solo. Gli ultimi mesi hanno visto, fra i tanti eventi, il ritorno di Luciano Margorani, affiancato per l’occasione da Alberto Popolla e Fabrizio Spera, il Collettivo di Improvvisazione Libera Giuseppi Logan, che al Metro Core è ormai di casa, il duo Mu di Adriano Lanzi e Federica Vecchio, l’esordio di Electric Woods, nuovo progetto a firma di Alberto Popolla, Elio Martusciello, e Gianfranco Tedeschi.

Questa settimana è la volta di un concerto che attendevamo con grande interesse da un paio di mesi, da quando la notizia ha iniziato a circolare sul web. Francesca Naibo e Luca Venitucci avevano già suonato insieme in zona Milano lo scorso febbraio, per cui una replica dalle nostre parti era più che gradita. Li conosciamo entrambi come sperimentatori ed esploratori di nuove sonorità, ma Luca Venitucci, componente dell’ormai storico trio Ossatura, abbiamo anche il piacere di incontrarlo spesso, che imbracci l’inseparabile fisarmonica o che sieda di fronte a un pianoforte e di recente lo abbiamo visto dividere in un paio di occasioni il palco del Fanfulla con Roberto Bellatalla e Dean Roberts.

Francesca Naibo, milanese di adozione, diplomata in chitarra classica e improvvisazione libera, è invece attiva soprattutto fra Nord Italia e Svizzera. Numerose le collaborazioni all’attivo, ha due dischi usciti a suo nome, “Namatoulee” pubblicato nel 2020 da Aut Records e “So Much Time” dello scorso anno. A Roma manca dal 2016, quando presentò “Kreis”, il progetto di improvvisazione in duo con Simone Massaron, chitarrista che sarà presente anche stasera, questa volta in duo con il contrabbasso di Igor Legari (Arbo, Opus Magnum, Luz…), a rendere ancora più ricca la proposta musicale di questo sabato di fine Marzo.

Scritto da Carlo Cimmino