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ven 14.04 2023 – dom 30.04 2023

Double Exposure

Dove

Grabinski Point
Via Giuseppe Grabinski 2/G, Bologna

Quando

venerdì 14 aprile 2023 – domenica 30 aprile 2023

Quanto

free

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Sito web

Venerdì 14 aprile alle 18.30 presso lo studio Grabinski Point di Bologna (via Giuseppe Grabinski 2/G, ingresso libero) si inaugura Double Exposure, una originale e articolata mostra, a cura di Matilde Piazzi e Alessandro Kostis, che attraverso il diario di disegni di guerra dell’artista di Kyiv Inga Levi, i paesaggi sonori dell’artista di Odessa Vvanya Samokrutkin e l’inchiesta trans-temporale Russian Strike on the Kyiv TV Tower di Center for Spatial Technologies (CST) e Forensic Architecture (FA) vuole riportare sul piano della realtà, il discorso sulla guerra e sulla pace in Ucraina.

“Per fare questo”- precisano i curatori “ abbiamo invitato a prendere parola e spazio una pluralità di voci native e alleate, le sole che possano raccontarci l’orrore di una guerra vissuta e l’emancipazione della lotta”. Alla inaugurazione è presente l’artista Inga Levi. La mostra ha il supporto di LAZNIA, Centro per le Arti Contemporanee di Danzica.

Double Exposure, che prosegue fino a domenica 30 aprile, ha l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare a Pirogov First Volunteer Mobile Hospital (PFVMH) (primo ospedale volontario mobile), organizzazione non governativa di operatori sanitari civili, che fornisce assistenza medica in prima linea nella guerra in Ucraina.

Della Levi sono in mostra dodici disegni (matita su carta, 20,5 x 20, 5 cm) dalla serie Double Exposure, che l’artista kievana ha iniziato a realizzare dal terzo giorno dell’attacco russo e che conta, da allora,  un disegno al giorno. L’opera è un atlante di delitti e di impressioni “malgrado tutto”, sovrapposizioni di immagini mediatiche e momenti personali cui si aggiungono didascalie essenziali, a svelare il male nel suo minimalismo, sorpreso nella banalità del reale. Oltre che documento e diario, Double Exposure è anche una potente riflessione su che cosa sia l’esperienza contemporanea della guerra, sospesa tra mediazione e percezione diretta. Dal 1 maggio l’intera serie sarà parte di una collettiva alla Ukrainskyi Dom, il Museo d’Arte Contemporanea di Kyiv che ancora non ha una sede.

I field recordings registrati durante la guerra e i mixtape di Vvanya Samokrutkin, diffusi ai piani della mostra, dilatano lo spazio accompagnando il pubblico in un viaggio sonoro da Odessa, sospesa tra i suoni dei raid aerei e quelli del rap underground, a Lviv, tra canti tradizionali ucraini registrati al teatro dell’Opera.

Russian Strike on the Kyiv TV Tower, la video inchiesta di Center for Spatial Technologies – gruppo di architetti, ricercatori ed educatori, con sede a Kiev – e Forensic Architecture – gruppo di ricerca multidisciplinare con sede alla Goldsmiths University di Londra – mostra, invece, come l’attacco russo alla torre della tv di Kyiv, dove tra il 29 e il 30 settembre del 1941 si tenne uno dei più atroci massacri della Shoah, Babyn Yar, sia non solo un crimine di guerra, ma si delinei come l’ennesimo tentativo di cancellare la memoria storica di un luogo.

Completa l’esposizione, sabato 15 aprile alle ore 18.30, la presentazione di Qui siamo in guerra. Anarchia, antifascismo e femminismo in Ucraina, Russia e Bielorussia, scritti e testimonianze della casa editrice anarchica Malamente alla presenza del curatore Nerofumo.

Qui siamo in guerra è una raccolta di interviste che si intrecciano a dichiarazioni politiche manifesto di combattentɜ anarchicɜ, femministɜ, comunistɜ ucrainɜ, russɜ e bielorussɜ – da Operation Solidarity a Rev Dia – a testimonianza dell’esistenza e della forza di un movimento di resistenza eterogeneo e antiautoritario.


Aperto tutti i giorni dalle 14:30 alle 18:30 fino al 30 aprile. Chiuso la domenica e il 25 aprile. Possibile prenotare fuori dagli orari di apertura scrivendo a grabinskipoint@gmail.com Ingresso libero

Scritto da LR