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ven 26.05 2023 – dom 28.05 2023

LINO Festivalino di Letteratura Indipendente

Quando

venerdì 26 maggio 2023 – domenica 28 maggio 2023

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Di cose piccole ne nascono in continuazione, ma per il semplice fatto che piccoli lo si è stati tutti e nella maggior parte dei casi il fattaccio dell’essere piccoli accade prima di essere grandi, il ché per i grandi è cosa inevitabile. Alle volte succede poi che si prenda nostalgia dell’essere piccoli, poiché l’età e lo spazio del piccolo è quello dei mondi intermedi, che l’adultità aborrisce: quei dove in cui accade tutto, dove è lecito fare di testa propria, inventare parole, disegnare la qualunque, dove è pure lecito dire pera per mela – come dicevano i nonni – e stare bene così.

Il dunque è: LINO, il Festivalino di letteratura irriverente a NoLo. Un caso d’evento piccolino che nasce nel piccolo e tra il piccolo ma che inizia a gamba tesa (un po’ come un neonato sapiente imbrocca il cucchiaio-aeroplanino con sagacia e naturalezza, come se da sempre sapesse quel che fa; ed è così).

Curato da Matteo B. Bianchi e Marco Rossari, LINO porta a NoLo scrittrici e scrittori rispettatissimi, e giusto a una settimana di distanza dal Salone del Libro di Torino, che come sempre s’è dimostrato un macello di folla. Ma qui in un dieci minuti a piedi è compreso tutto, ed è di certo meglio che sgomitare nell’affanno delle corsie del Salone: Anarres e NOI, HUG, l’Echapé Close, il Parco Trotter, Noloso, Spazio H+ e lo Zelig (forse l’unica tappa per cui prenderete la metro, per evitare quei venti minuti di camminata).

Il tema verticalissimo dell’irriverenza ci diverte soprattutto in una sezione del primo giorno, allo Zelig alle 21, dove undici tra scrittori e scrittrici sono invitati a confidare al pubblico la peggior presentazione della loro vita, imbarazzo che per statistica ha otto casi su dieci il pubblico stesso come complice, un decimo è per un co-presentatore o un moderatore ubriaco di gin che ringrazia i muri d’esistere e sbiascica indefesso, e l’ultimo decimo per accidenti di vita, disastri naturali o alimentari. Qui sarà indubbiamente bello assistere ad autori come Bertante, da sempre cultore del conflitto e della lotta armata e del collasso dell’Occidente con le scene ben piantate in questa nostra città, oppure della Bottani, struggente e immaginifica e con rapporti narrativi consolidati dalla scrittura giornalistica e dalla “Milano nera” del suo esordio, e poi c’è la Littizzetto. Ciao. Lo stesso giorno trovate da Anarres un ineccepibile Michele Mari che legge le sue poesie e Valeria Parella da NOI.

Il giorno seguente porta con sé un avvenimento che i più scalpiteranno: il grande ritorno di CTRL, che dopo quel piccolo capolavoro di Trilogia Normalissima presenta qui il suo nuovo progetto letterario che è tutto un programma: è giusto che finisca così, da Anarres alle 17:00. Poi Fumettibrutti e Jonathan Bazzi, Luigi Farrauto e le sue mappe, e il giorno successivo trova la sua irriverenza nelle “Peggiori scene di sesso della letteratura” da Spazio H+, ma anche un Tito Faraci (fumettista) che si presenta con un incontro dal titolo misterioso: “Tito Faraci incontra ventenni Paperoni” o una “Biografia letteraria di Nolo”, che non guasta mai ed è rito come ben sappiamo collocare Nolo in quanto sé stesso o al limite in quanto suffisso in pressoché ogni cosa accada a Nolo.

Ben fatto. LINO ci piace. Per tutto il programma nel dettaglio mandiamo traffico alla sua piccola pagina Instagram, qui il 26, qui il 27 e qui il 28.

 

 

Scritto da Beatrice Atzori