Una dissolvenza e, come per magia, si ritorna in sala. Dopo un’estate di eventi nel parco di Villa Osio caratterizzata da un calendario sorprendente, come a Roma non si vedeva da tempo, la Casa del Jazz riapre i propri spazi per ospitare un giovane trio. Nato nel 2018 in Olanda, ma formato da musicisti italiani, il Fade In Trio è stato a lungo attivo nella scena di Amsterdam e fra i vincitori del premio di “migliore improvvisazione tonale” nel contest “Renè Arons” di Anversa del 2019 e del veneziano “Tomorrow’s Jazz Competition” nel 2021, per poi approdare ad Umbria Jazz ed al Fara Music Festival.
Classico piano less trio, con Federico Calcagno al clarinetto, Pietro Elia Barcellona al contrabbasso e Marco Luparia alla batteria, dopo i venti minuti di “Introspection” del 2020, nei quali l’improvvisazione radicale si intrecciava a composizioni melodiche che risentivano anche dell’influenza della musica afroamericana, il Fade In Trio debutta con “Live Fast, Die A Legend”, uscito lo scorso anno per la portoghese Clean Feed, un album di composizioni originali che, fin dal titolo, si confronta con comportamenti ed ideali della società contemporanea.
Scritto da Carlo Cimmino