John Zorn, uno dei compositori più controversi e influenti degli ultimi decenni, quest’anno compie 70 anni e festeggia il 50esimo anniversario di attività professionale. Per l’occasione il festival l’Altro Suono, Festival Aperto e AngelicA hanno di nuovo unito le forze per riportarlo in Italia con un progetto in cui riveste i ruoli di compositore, arrangiatore, direttore, sassofonista, organista e curatore.
Due dense giornate di concerti, lunedì 30 e martedì 31 ottobre, tra Modena, Reggio Emilia e Bologna, in un percorso che andrà dalla composizione classico-contemporanea al jazz, dal metal al minimalismo all’improvvisazione radicale.
Il gran finale della rassegna è in programma allo scoccare della mezzanotte alla Basilica di Santa Maria dei Servi (Bologna) con The Hermetic Organ — Office Nr. 29: per l’occasione John Zorn suonerà l’organo della Basilica e, contemporaneamente, il sax alto, creando sovrapposizioni e originali sonorità.
«Sono sempre stato un grande fan dell’organo» – ha dichiarato Zorn. «La visione del Fantasma dell’opera, ascoltare quella musica folle quando avevo 9 o 10 anni, è uno dei motivi che mi ha portato a essere un musicista. L’organo è come un’orchestra, ed è la ragione per cui lo amo. Una cosa è improvvisare con un sassofono – e quando lo faccio cerco di ottenere un grande numero di suoni, forme e tessiture diverse dallo strumento –, ma con un organo è davvero come suonare tutta un’orchestra. È uno strumento davvero potente: suonando un’unica nota, se selezioni i registri giusti, puoi far tremare le pareti della chiesa». Sorprendendo i suoi stessi conoscitori, è dal 2011 che Zorn presenta rari concerti per organo in chiese americane ed europee.
Le sue improvvisazioni allo strumento, intitolate The Hermetic Organ, sono concepite come esperienze estatiche e trascendenti che – attingendo da ispirazioni diverse come Messiaen, Xenakis, Ligeti, Bach, Tournemire, Ives, Korla Pandit e, appunto, The Phantom of the Opera, e accumulando enormi blocchi di suono, accordi, cluster, contrappunti, droni, melodie liriche e altro ancora – offrono uno sbocco perfetto al drammatico senso del colore e del contrasto tipici della sua immaginazione compositiva.
Scritto da LR