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mar 31.10 2023

John Zorn @ 70: The Hermetic Organ — Office Nr. 29

Dove

Basilica di Santa Maria dei Servi
Strada Maggiore 43, Bologna

Quando

martedì 31 ottobre 2023
H 00:00

Quanto

€ 20-10

Contatti

Sito web

John Zorn, uno dei compositori più controversi e influenti degli ultimi decenni, quest’anno compie 70 anni e festeggia il 50esimo anniversario di attività professionale. Per l’occasione il festival l’Altro SuonoFestival Aperto AngelicA hanno di nuovo unito le forze per riportarlo in Italia con un progetto in cui riveste i ruoli di compositore, arrangiatore, direttore, sassofonista, organista e curatore.

Due dense giornate di concertilunedì 30 e martedì 31 ottobre, tra ModenaReggio Emilia Bologna, in un percorso che andrà dalla composizione classico-contemporanea al jazz, dal metal al minimalismo all’improvvisazione radicale.

Il gran finale della rassegna è in programma allo scoccare della mezzanotte alla Basilica di Santa Maria dei Servi (Bologna) con The Hermetic Organ Office Nr. 29: per l’occasione John Zorn suonerà l’organo della Basilica e, contemporaneamente, il sax alto, creando sovrapposizioni e originali sonorità.

«Sono sempre stato un grande fan dell’organo» – ha dichiarato Zorn. «La visione del Fantasma dell’opera, ascoltare quella musica folle quando avevo 9 o 10 anni, è uno dei motivi che mi ha portato a essere un musicista. L’organo è come un’orchestra, ed è la ragione per cui lo amo. Una cosa è improvvisare con un sassofono – e quando lo faccio cerco di ottenere un grande numero di suoni, forme e tessiture diverse dallo strumento –, ma con un organo è davvero come suonare tutta un’orchestra. È uno strumento davvero potente: suonando un’unica nota, se selezioni i registri giusti, puoi far tremare le pareti della chiesa». Sorprendendo i suoi stessi conoscitori, è dal 2011 che Zorn presenta rari concerti per organo in chiese americane ed europee.

Le sue improvvisazioni allo strumento, intitolate The Hermetic Organ, sono concepite come esperienze estatiche e trascendenti che – attingendo da ispirazioni diverse come Messiaen, Xenakis, Ligeti, Bach, Tournemire, Ives, Korla Pandit e, appunto, The Phantom of the Opera, e accumulando enormi blocchi di suono, accordi, cluster, contrappunti, droni, melodie liriche e altro ancora – offrono uno sbocco perfetto al drammatico senso del colore e del contrasto tipici della sua immaginazione compositiva.

Scritto da LR