Un esperimento sociale e teatrale. Nessuna regia, nessuna prova, solo la volontà di farsi cogliere di sorpresa. Questo è “White Rabbit Red Rabbit” dell’autore iraniano Nassim Soleimanpour, messo in scena dalla casa di produzione indipendente 369gradi e affidato all’attore Barbara Chichiarelli per un’unica data, il 30 novembre, all’Argot Studio.
Lo spettacolo, già portato in scena a ottobre, è ogni volta diverso. La scenografia è essenziale. L’attore o l’attrice apre una busta sigillata. Da lì in poi è tutto affidato alla drammaturgia di Soleimanpour, che in questo lavoro ha messo tanto di sé, e alla sensibilità artistica del performer in gioco. Il pubblico trattiene il fiato in attesa. È in quella sospensione il cuore della performance, nella condivisione di una scoperta e nella reazione a essa. Lo spettacolo permette di liberarsi dalle aspettative e di vivere un’esperienza unica, nel nome di quello che il mondo greco chiamava “kairos”, il momento opportuno e irripetibile.
Scritto da Emilia Agnesa