È passato poco più di un anno da quella straordinaria giornata in cui la Fondazione Musica per Roma, a dieci anni dalla sua scomparsa, ha voluto rendere omaggio a Stefano Scodanibbio, compositore e fra i maggiori interpreti del contrabbasso. A lungo collaboratore di Giacinto Scelsi, Luigi Nono e Terry Riley, definito “amazing” da John Cage, Scodanibbio è considerato l’artefice della rinascita del contrabbasso e compositori quali Sylvano Bussotti, Salvatore Sciarrino e Iannis Xenakis hanno scritto pezzi appositamente per lui.
In quell’occasione le sue composizioni sono state interpretate da alcuni dei musicisti facenti parte di Ludus Gravis, l’ensemble di soli contrabbassi fondato dallo stesso Scodanibbio e da Daniele Roccato, musicista che lo scorso mese abbiamo visto insieme a Michele Rabbia in Chantiers Sonores, il laboratorio giunto alla terza edizione e dedicato quest’anno alla voce femminile.
Oggi Ludus Gravis, diretto come sempre da Roccato, torna con un programma di composizioni per otto contrabbassi e vede sul palco Rocco Federico Castellani, Paolo Di Gironimo, Federico Passaro, Andrea Passini, Giacomo Piermatti, Yvonne Scarpellini, Alessandro Schillaci e Mauro Tedesco. Saranno presentate due composizioni originariamente scritte per ensemble di violoncelli da Sofia Gubaidulina, “Am Rande des Abgrunds” e “Mirage: The Dancing Sun”, trascritte da Daniele Roccato in accordo con la compositrice russa. Seguiranno “Echi dell’Isola” di Salvatore Sciarrino, “Seascapes X” di Nicola Sani e “Secondo Taccuino dell’Ombra e della Luce” di Carlo Boccadoro, per un viaggio emozionante nel mondo delle quattro corde.
Scritto da Carlo Cimmino