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gio 15.02 2024 – dom 18.02 2024

Aspettando Godot

Dove

Arena del Sole
Via Indipendenza 44, 40121 Bologna

Quando

giovedì 15 febbraio 2024 – domenica 18 febbraio 2024

Quanto

€ 27-7

Contatti

Sito web

Foto di Johanna Weber

Dopo una lunga tournée internazionale e italiana, arriva in scena a Bologna, dal 15 al 18 febbraio al Teatro Arena del Sole, il capolavoro di Samuel Beckett, Aspettando Godot, diretto da Theodoros Terzopoulos, regista greco considerato un maestro del panorama contemporaneo, che ha collaborato per questa occasione con un cast d’eccezione tutto italiano composto da Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano, Giulio Germano Cervi e Rocco Ancarola. Le musiche sono firmate dal compositore greco Panayiotis Velianitis. Una produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, in collaborazione con Attis Theatre Company. 

Con una pratica che coniuga arte antica e moderna, Terzopoulos è noto per il suo originale approccio alla tragedia greca e ai testi classici, vere e proprie fonti per indagare questioni universali dell’essere umano: «abbiamo bisogno di grandi idee, di grandi tensioni, come quelle della tragedia classica: tra umano e divino, tra uomo e uomo, tra privato e pubblico. A vincere non è la buona recitazione o la regia, ma la forza del conflitto che portano sulla scena». «Tutto deve essere profondamente radicato nella tradizione, deve poter attraversare la realtà del presente ed essere indirizzato verso il futuro. Il riflesso dal futuro probabilmente potrebbe essere la realtà che desideriamo. Una realtà nuova» ha dichiarato

In questo nuovo lavoro, l’artista sceglie di affrontare uno dei drammi che hanno maggiormente segnato la storia del teatro novecentesco: scritto da Beckett alla fine degli anni quaranta, pubblicato in lingua francese nel 1952 e andato in scena per la prima volta al Theatre de Babylone di Parigi il 5 gennaio 1953, Aspettando Godot è uno dei testi più celebri del “teatro dell’assurdo”, che ruota attorno al dialogo sterile fra due personaggi sospesi nella condizione dell’attesa. Con la sua cifra stilistica Terzopoulos crea un vivo dialogo tra la contemporaneità e il dramma beckettiano, trattato come una lente per leggere e interpretare il presente, tra le sue profonde contraddizioni e le tragiche derive. Nella sua versione, la vicenda è ambientata in un mondo in rovina, in un futuro molto prossimo in cui tutte le ferite attuali e passate appaiono acuite. In questo contesto, si apre l’interrogativo su quali siano le condizioni minime per pensare a una vita che valga la pena di essere vissuta.

ORARI: giovedì e venerdì ore 20.30 | sabato ore 19.00 | domenica ore 16.00

Scritto da LR