Fino a dove può arrivare l’intelligenza artificiale? può scrivere, può creare immagini, potrà infine ricreare delle realtà? sicuramente può descrivere la nostra, quella che noi viviamo, in una porzione il più veritiera e il più vicino possibile a ciò che è oggettivo, anche se probabilmente l’oggettività non esiste.
Le mie parole vedranno per me è lo spettacolo installazione – di Marco Corsucci, regista e Andrea Dante Benazzo, dramaturg – che indaga i limiti della nostra realtà visibile con quella che possiamo solo udire. Le parole di protagonisti non vedenti arrivano in cuffia allo spettatore e ricreano storie, situazioni e accadimenti che ognuno può solo immaginare. Un’esperienza immersiva che ti fa chiedere quanto ciò che si vede sia reale e quanto non lo sia.
Scritto da Francesca Rigato