400.000 stelle, oltre 3.000mq di superficie, 75 metri di altezza. Questi sono i numeri dell’installazione “Nebula” che sarà la firma d’autore sull’edizione 2024 di Videocittà. Dopo la luna gigante ideata e sospesa a mezz’aria dal collettivo fuse* nel 2022, e il percorso evolutivo di “Mater Terrae” tracciato da Silvia Sveta e Mace nel 2023, è arrivato il momento del viaggio dal micro al macrocosmo firmato dai Quiet Ensemble e da Giorgio Moroder, che ha realizzato le musiche (originali) di questa nuova gigantesca installazione. Il Gazometro quest’anno si trasformerà quindi in una via lattea da guardare con il naso all’insù e da attraversare sospinti dalle partiture del maestro di Ortisei.
Il festival però non si ferma qui e propone decine di altri contenuti che spaziano dalla musica alla performance alle arti digitali e immersive. Per quel che riguarda la parte musicale, ci sarà un venerdì particolarmente attraente per gli amanti dell’elettronica dancefloor oriented con i live di Thru Collected, Tommy Cash e Overmono, mentre il sabato la scena sarà tutta per il live al tramonto di Venerus e quello di Caterina Barbieri accompagnato dai visual di MFO. Domenica invece l’omaggio a Moroder del Conservatorio di Santa Cecilia. Da segnarsi anche l’esperienza in VR “Le Bal de Paris” di Blanca Li (Leone d’Oro alla 78ᵃ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione “Venice VR Expanded”); l’installazione interattiva di Sahej Rahal, quella di Daniele Spanò e Luca Brinchi; la performance di Ultravioletto; upsammy & Jonathan Castro con il loro show a/v a tema natura; poi la videoarte di Camille Henrot e Bjørn Melhusi; i talk con Stefano Rapone e Daniele Tinti e con Vita Lenta.
Scritto da Nicola Gerundino