Dopo aver per anni prestato la voce alla causa delle canzoni parlate con i Massimo Volume, precorrendo tempi e modi del rock alternativo italiano, Emidio Clementi decide di utilizzare anche il pianoforte come una possibilità espressiva più che come uno strumento. Coadiuvato dal musicista e tecnico del suono Marco Caldera (campionamenti, programmazioni e synth) prende dunque come monicker il cognome di una spia sovietica della Seconda Guerra Mondiale, Sorge, dà alle stampe “La Guerra di Domani” firmando un capolavoro di intensità ed espressività e si riconferma un maestro in un genere che ha egli stesso avviato. È il caso di dirlo: con questo progetto Emidio Clementi ri-Sorge.
Scritto da Simone Aiello