Eravamo abituati alla compravendita di intimo femminile (specie se intriso di umori) nei meandri oscuri del web nipponico, ma ai calzini per uomini no. Hao Ni, artista taiwanese, ci apre questa porta utilizzando nelle opere calzini usati che ancora custodiscono l’odore di chi li ha indossati. Il fulcro del lavoro di Hao Ni non è però sulla comunità di consumatori fetish, quanto sul tentativo ossessivo del mondo civilizzato di controllare, neutralizzare e purificare tutto ciò che lo circonda, inclusa l’aria. Una riflessione che Hao Ni fa scaturire mettendo in contrasto l’odore del corpo con i sistemi di areazione HVAC che ormai invadono ogni spazio abitato.
Assieme alla sua personale, alla galleria T293 arrivano anche le opere della connazionale Si On, artista che esplora la complessa relazione tra armonia e decadimento, bellezza e bruttezza, attraverso dipinti e sculture dove colori e materiali si rincorrono e si esaltano. Un mix gioioso (e fuorioso) di sciamanesimo coreano cultura pop occidentale, per indagare la violenza che alla base dell’attuale cultura e identità umana.
Scritto da Nicola Gerundino