È arrivato il momento dell’anno in cui la spaziale crew di Juno fa ritorno sulla Terra, area scelta per l’atterraggio la stessa dell’ultimo decollo, lo scorso febbraio, ovvero il River Loft all’interno dell’ex complesso industriale del Lanificio.

Comincia così una nuova stagione all’insegna di quel sound che abbiamo ormai imparato ad associare al nome di Juno da quando, cinque anni fa, un gruppo di amici, non contento della direzione che stava prendendo il clubbing romano, decise che era arrivato il momento di attivarsi per portare avanti la propria idea di festa. E se adesso le parole “Juno Musicworld” si portano immediatamente dietro una serie di immagini, sensazioni ed emozioni ben definite, significa che quel gruppo di amici, dal 2019, ha fatto un lavoro ad arte.

La selezione artistica coerente nel tempo e la scelta attenta delle location – quasi sempre underground o comunque di carattere industriale – sapientemente arricchite da visual spaziali, sono gli elementi principali che hanno permesso la creazione spontanea di una forte community, disposta a mettere in pausa i propri impegni al grido di “Sto weekend c’è Juno? Andiamo”.

Venerdì si parte con la prima, ad aprire le danze uno dei resident di casa Juno, l’immancabile Orli, che saprà scaldare la pista a suon di dischi minimal ed electro-minimal, a cui seguirà Desyn nella fascia centrale e Alex Picone, che invece si occuperà del closing. La qualità è tanta, dal momento che le guest sono due artisti che hanno suonato ovunque, due veterani del clubbing con più di vent’anni di esperienza alle spalle, cultori del vinile, di cui possiedono collezioni infinite, e naturalmente ottimi selector. All’opening seguiranno – per ora – altre due feste fra dicembre e febbraio, perciò cinture allacciate che si parte.
Venerdì 4, River Loft, porte aperte dalle 22.