Laboratorio e concerto: Chantiers Sonores è questo e forse molto altro. Un progetto aperto ad ogni invenzione musicale, che è stato creato e sviluppato da Daniele Roccato e Michele Rabbia, insieme già attivi come duo. Un lavoro quasi site specific, che trae la propria linfa dal luogo ospitante e dagli artisti di volta in volta coinvolti.
Daniele Roccato e Michele Rabbia li conosciamo bene. Roccato spazia dal jazz all’improvvisazione, dalla musica contemporanea a quella antica. Fra i mille progetti ricordiamo Ludus Gravis, ensemble di soli contrabbassi da lui fondato ormai da oltre un decennio insieme al mai dimenticato Stefano Scodanibbio, ed il duo con il chitarrista Marc Ducret.
Rabbia, attivo fin dai primi anni Novanta come componente degli Aires Tango per poi collaborare con i maggiori nomi del jazz e dell’improvvisazione, negli ultimi anni lo abbiamo visto in solo, accanto a Gianluca Petrella, Eivind Aarset, Dominique Pifarély, Roscoe Mitchell, Ingar Zach e nel quartetto di Federica Michisanti con Louis Sclavis e Vincent Courtois.
Dopo la serata dello scorso anno incentrata sulla voce femminile come spazio d’azione e campo di ricerca, Chantiers Sonores torna oggi con la sua quarta edizione e vede, accanto ai due artefici di questa officina sperimentale, i contrabbassi di Giacomo Piermatti, Rocco Castellani e Yvonne Scarpellini insieme alle percussioni di Nazareno Caputo, Omar Cecchi e Lucio Miele.
Scritto da Carlo Cimmino