“Bisogna ricevere del bene per separarlo da ciò che non lo è. Se nessuno te ne vuole, non saprai mai da dove cominciare. Da lì parte ogni cosa, persino l’odio.” La cruda saga della famiglia Salvemini rivive sul palco del Teatro Argentina con “La Ferocia”, adattamento dell’omonimo romanzo Premio Strega 2015 di Nicola Lagioia. Lo spettacolo della compagnia VicoQuartoMazzini, con la regia di Michele Altamura e Gabriele Paolocà, racconta con efficacia le vicende di una famiglia del sud in cui le leggi dell’etologia e gli istinti più bestiali guidano il loro agire.
I protagonisti dell’opera sono mossi da una necessità di prevaricazione inestinguibile, connaturata al potere, o forse all’essere umano stesso. Attraverso l’indagine sulla misteriosa morte di Clara Salvemini si ricostruisce un mondo alle tinte oscure, in cui l’amore, come la violenza, catalizza e guida. Un’eredità di bisogni, fame e spregiudicatezza che passa di padre in figlio, pesante come un macigno, in una ragnatela di segreti e ingiustizie. Scoprire la verità lascia un segno indelebile nella coscienza. Come una ferita che, seppur rimarginata, farà sempre male.
Scritto da Emilia Agnesa