Moesha 13 è tra le punte di diamante della Marsiglia più weird. Il porto francese è infatti il prototipo della città meticcia: la musica che corre per le sue strade riflette il suo movimento culturale e umano, coloratissimo e meravigliosamente caotico.
Moesha intreccia passato e futuro di Marsiglia in un collage mostruosamente irresistibile, stile Mary Shelley. Producer e dj di origini maliane la sua musica tieni i piedi nel clubbing più audace e alternativo, viaggiando nell’hip-hop francese, il reggaeton, gli afrobeats, l’R&B fino all’hardcore e punte di gabber.
I suoi resident show su NTS e Lyl Radio confermano questo gusto vastissimo, che sembra avere un solo obiettivo: quello di far dimenticare le etichette di genere e liberare il corpo a colpi di cassa e synth bollenti. Con un’attenzione particolare alla decolonizzazione sonora, con focus sul sud del mondo e la creazione di uno spazio sicuro per la comunità queer e no-gender.
Al Trenta Formiche si avventurerà in una performance ibrida, tra live e dj set. Nel 2023 aveva già conquistato il pubblico di Zero per la seconda edizione di Hyperlocal Festival, lanciando bordate sonore che hanno fatto tremare i vetri del Nuovo Comune di Milano. Questa sera invece proverà a far prendere vita ai binari della Casilina, aiutata dal dj set in apertura e chiusura di Giulio Pecci.
Scritto da Rick Riley