Quante volte vi siete trovati a scrollare il vostro feed di instagram senza ricordarvi cosa vi ha portato su quello schermo? Quante avete pensato di cancellare il vostro profilo dai social perché rimanere “connessi al mondo esterno” vi sembrava più un costo che un beneficio? Se brain rot è stata nominata parola del 2024 dall’Oxford dictionary è pacifico dire che i social siano un mezzo che va utilizzato con cautela. Al contempo non si può negare che il loro potenziale di fuoco per diffondere idee e informazioni sia senza pari. Questi sono tutti ragionamenti che in un modo o nell’altro immagino siano passati dalla testa di Elijah prima di iniziare il suo progetto multiforme “Close the App, Make the Ting“.
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OG della scena grime londinese fondatore della label Butterz, quattro anni fa Elijah cancellava i suoi profili social per pubblicare un anno dopo su un nuovo profilo IG il primo di una lunga serie di Yellow Squares, “post it” digitali attraverso i quali condividere insight, pensieri e domande critiche sul mondo musicale. Partendo da un approccio che ha come cardine la sperimentazione della creatività, il progetto di Elijah ha assunto negli anni diverse declinazioni, da un album registrato con un producer e un MC – Make the Ting – a presentazioni e incontri sotto forma di lecture e installazioni, fino a diventare una vera e propria raccolta stampata di 160 pagine dei vari Yellow Squares pubblicati negli anni. Quello di Elijah è uno dei progetti più freschi e contemporanei del panorama musicale, capace di mettere in discussione le pratiche di comunicazione standardizzate riuscendo inoltre in un intento pro-sociale, attraverso un approccio smart e orientato verso la semplicità e l’indipendenza.
Dopo aver diffuso e presentato il progetto in più paesi e continenti arriva per la prima volta in Italia questo Venerdì 17 al Tempio del Futuro Perduto, per una talk dove porterà in anteprima il suo libro in uscita a febbraio; un bel regalo al pubblico milanese da parte dei ragazzi di Break Opera che lo hanno invitato. A seguire anche una parte club fino a tarda notte, con i dj set in apertura e chiusura a cura dei resident Waldo e Fab21100, tra selezioni jungle e breakkate, e con lo slot peak time assegnato proprio a Elijah che sicuramente darà dimostrazione di cos’è il sound grime dell’east di Londra.
Porte aperte dalle 20:30 ed entrata gratuita per il talk, inizio della parte clubbing dalle 23:00 :)
Scritto da Tommaso Monteanni
