C’è un notevole entusiasmo in questi ultimi giorni fra gli appassionati di jazz e musica improvvisata per la riscoperta di alcuni video che testimoniano la creatività degli artisti che, negli anni sessanta e settanta, frequentavano il Free Jazz Meeting di Baden Baden. Giovani musicisti come Don Cherry, Steve Lacy, Peter Brötzmann, Derek Bailey, Carla Bley, Hugh Hopper, Aldo Romano e tanti altri. Fra questi un trombettista austriaco poco più che trentenne, Michael Mantler, a lungo legato alla stessa Carla Bley sia artisticamente che sentimentalmente, facendo parte della Carla Bley Band per quasi un decennio.Trasferitosi negli Stati Uniti nei primi anni sessanta, Mantler iniziò a suonare insieme a Cecil Taylor per poi fondare la Jazz Composer’s Orchestra ed apparire anche nella Liberation Music Orchestra di Charlie Haden.
Oggi, a quasi quarant’anni da “Many Have No Speech”, album di canzoni in inglese, tedesco e francese basate sulla poesia di Samuel Beckett, Ernst Meister e Philippe Soupault, che lo vedevano affiancato da Jack Bruce, Marianne Faithfull e Robert Wyatt, Mantler torna con il New Songs Ensemble rivisitando anche le parole di Giuseppe Ungaretti, Harold Pinter, Paul Auster e Edward Gorey come risposta alla vicinanza della guerra negli ultimi anni, un lavoro presentato nel settembre 2023 al Porgy & Bess di Vienna – dove Michael Mantler fu insignito della Croce d’onore austriaca per la Scienza e l’Arte – pubblicato l’anno successivo su CD dalla Dark Companion Records con il titolo “Sempre Notte – Live Songs”.
Sul palco accanto a Mantler avremo il bassista John Greaves, già negli Henry Cow, Annie Barbazza alla voce, Bjarne Roupé alla chitarra, David Helbock al piano e Gareth Davis al clarinetto basso, accompagnati dal Koehne Quartet di Vienna.
Scritto da Carlo Cimmino