Artista, coreografa, regista di cinema e teatro franco-austriaca, Gisèle Vienne si laurea in filosofia, studia danza, è fan del clubbing berlinese e delle marionette. Debutta sulla scena artistica contemporanea il 16 ottobre 2001 con Showroomdummies. Ha esposto e pubblicato le sue fotografie ma solo lo scorso anno a Berlino ha fatto la sua prima mostra personale, si è presentata compiutamente anche come artista, visual artist nella terminologia anglofona. In questi vent’anni: tre film, diciannove spettacoli (i primi in collaborazione con Etienne Bideau-Rey), sette mostre personali, quindici partecipazioni a mostre collettive, una curatela, sette libri.
Oggi Gisèle Vienne torna in Triennale Milano con Etudes 6 On Crowd, proponendo un negativo del famoso spettacolo Crowd che dal 2021 viaggia in tutti i teatri del mondo. Se Crowd raccontava il mondo dei rave, celebrava queste folle danzanti, ne indagava le diverse dinamiche, Etudes 6 si sofferma sull’esperienza di due soli danzatori, Sophie Demeyer e Theo Livesey, che sul palco si interrogano sull’assenza del gruppo e le mancanze che ne derivano: il nostro bisogno di appartenenza è viscerale, fisico e i corpi ne sono il canale espressivo più adatto.
Scritto da Irene Caravita