Prendendo il nome in prestito dalla pellicola di John Waters che vedeva protagonista un giovane Johnny Depp (o magari la mini bambola di tendenza che piange con lacrime vere…), Sabina Meyer e Alberto Popolla approdano questa sera alla Casa del Jazz con il loro nuovo duo ed un primo album, “Under Cover Of Night”, fresco di uscita per Filibusta Records.
Due bassi elettrici e la voce di Sabina Meyer, che della capacità di spaziare dal barocco al contemporaneo ha fatto da tempo il suo punto di forza. Che si tratti di canzone brechtiana o sperimentazione elettronica, delle opere barocche di Monteverdi o di quelle vocali di Berio o Scelsi, non potremmo mai pensare a una voce più adatta della sua. Svizzera, ma romana d’adozione, la ricordiamo, tanto per fare qualche esempio, in duo con Eugenio Colombo in uno degli appuntamenti di Circuiterie al Nuovo Cinema Palazzo ed in trio con Elio Martusciello e Simone Colavecchio negli splendidi saloni di Palazzo Corsini a presentare “Ninfa in lamento” per il RomaEuropa Festival di qualche anno fa.
Generalmente ai clarinetti, ma da qualche tempo tornato ad imbracciare anche l’amato basso che tanti anni fa suonava negli psichedelici Magic Potion, abbiamo Alberto Popolla, che ricordiamo membro dei Roots Magic, visti sul finire dello scorso anno al Teatro Garbatella, e del duo Improgressive con Errico De Fabritiis, da poco tornati a suonare dal vivo dopo un lungo silenzio.
Improvvisazione, brani originali e magari qualche versione rielaborata di pezzi che hanno fatto la storia della musica. Insieme a loro, ancora una volta, Ferdinando Faraò, già insieme a Popolla e Meyer nei precedenti live e su disco.
Scritto da Carlo Cimmino